La Dieta-del-Senza o il Senza-Dieta?

Non è un gioco di parole. Alla Dieta-del-Senza, preferisco, scelgo, amo il Senza-Dieta.

Ma è possibile mantenere il peso forma e rimanere in salute senza dieta? Sì, si può… eccome!

Per una volta, andiamo al supermercato muniti di occhi attenti e mente vigile anziché correre tra le corsie come abituali acquirenti frettolosi.
Impossibile non vedere che tra gli scaffali impera la “Dieta-del-Senza“.

Tu che drizzi le antenne alla sola parola “dieta“, non può esserti sfuggita… la conosci sicuramente, è quella del:

  • senza glutine
  • senza lattosio
  • senza zucchero
  • senza sale
  • senza grassi
  • senza olio di palma
  • senza calorie

La “Dieta-del-senza” si è diffusa come un virus, ha ben colpito e ben affondato (anche tra i portafogli).

Me ne chiedo la ragione e, la risposta più ovvia che riesco a darmi, è per motivi salutistici.
Ma quando prendo in mano una confezione presa a caso tra i “senza” e leggo l’elenco degli ingredienti (nota bene: non è la tabella dei valori nutrizionali), mi rattristo nel constatare che questi alimenti di salutistico non hanno proprio un bel niente.

Non basta togliere l’ingrediente “imputato di turno” per trasformare un alimento demonizzato in un alimento sano: questa è la risposta del marketing, ovvero della strategia messa in atto dall’industria alimentare per continuare a vendere prodotti ad un pubblico che misconosce come nutrirsi.

Per fare un esempio: da qualche tempo è stato demonizzato l’olio di palma (che, bada bene, di per sé non è nocivo), per cui su tutte le confezioni di biscotti e dolci campeggiano in evidenza le scritte “senza olio di palma”. Peccato che, girato il pacco, possiamo leggere una serie di altri ingredienti, tra i quali quantità spropositate di zucchero, conservanti e aromi, che sarebbero da evitare molto più che l’olio di palma in sé.

Ecco perché seguire una “dieta del senza” dovrebbe essere la direttiva di una prescrizione medica per reali ed accertati problemi di salute, non per stare sull’onda di una moda del momento frutto di cattiva informazione e pseudo-ricerca scientifica.

“Senza-Dieta”: peso-forma e salute

Non so a voi, ma a me, un’alimentazione piena di esclusioni, sta piuttosto stretta.
Come faccio a preparare il pranzo partendo dal “togliere”? Se davanti a me ho un piatto vuoto, che cosa posso togliere ancora?

Dal momento che devo nutrirmi, io preferisco e scelgo farlo mettendoci qualcosa in questo piatto, anzi faccio in modo che sia il più ricco possibile.

Compongo quindi i piatti con:

  • la mia porzione di carboidrati, variando il più possibile i tanti e buonissimi cereali integrali
  • la mia porzione di proteine, alternandole tra vegetali e animali nelle giuste proporzioni
  • la mia porzione di grassi, con preferenza per l’olio extra vergine d’oliva, frutta secca e semi oleosi: personalmente includo anche una piccola dose di buon burro ricco di grassi saturi ma anche di preziose vitamine liposolubili
  • la mia porzione di vitamine e minerali con tante fibre, frutta e verdura fresca, colorata, di stagione, e possibilmente di produzione locale.

Se mi alimento in modo sano ed equilibrato, ricavo dagli alimenti tutto ciò che serve al mio organismo e non ho bisogno di diete (ma nemmeno di integratori!).

E se abbino una buona pratica di attività fisica a questa alimentazione, posso rimanere nel mio peso forma e in salute.

 

Io scelgo e amo il “Senza-Dieta”

Mi fa sentire libera. Mi fa stare bene.
E lo consiglio a chiunque intenda alimentarsi in modo consapevole, mantenendosi in forma ed in salute.

Per orientarsi in questo mondo groviglio di non-informazione, è necessario acquisire alcuni concetti di base relativi alla sana e corretta alimentazione.

Ma non solo: a mio avvio è anche necessario sviluppare una buona conoscenza di sé, che tutti possediamo ma che abbiamo sopito per mancanza di utilizzo.

Ho ben impressa in mente una frase pronunciata da uno dei medici nutrizionisti, docente di formazione nel Wellness Walking: “una mucca chiederebbe ad un’altra mucca quale erba deve mangiare”?

Ognuno di noi è individuo unico che, se in ascolto di sé stesso, è in grado di comprendere cosa gli fa bene e cosa meno, quale verdura gli provoca disturbo, quale grasso digerisce meglio.

La consapevolezza di sé si impara e si allena. Pratiche come lo yoga e il pilates, ma anche la camminata sportiva e consapevole, ci aiutano a portare l’attenzione verso l’interno, ci aiutano ad affinare le percezioni, ci rendono più attenti nell’acuire i messaggi e i segnali che il corpo ci invia continuamente.

Buona senza dieta a tutti!!