Ogni stagione (e sappiamo che ce ne sono ben cinque!!) ha una sua peculiare energia: quella dell’autunno è Energia Terra.
Fin da bambina, avevo la mia stanza di gran lunga preferita: la cucina. Non un “angolo cottura”, ma una di quelle cucine di una volta, il cui tavolo si trasformava a seconda dell’occorrenza in scrivania, asse da stiro, banco per il bricolage o il giardinaggio, console da sartoria oltre che – naturalmente – tavolo da pranzo di tutti i giorni.
Ed è proprio lì su quel tavolo di fòrmica azzurra, ricoperto spesso da una tovaglia quadrettata lavabile dalla funzione protettiva, che sono iniziati i miei primi esperimenti culinari. Devo ringraziare mia madre per il “campo libero” concessomi e per la pazienza nel riordino (a suo carico) post-laboratorio.
C’è chi esprime la propria creatività manuale con il disegno, la pittura, la creta, chi, come me, manipolando alimenti. Ne è nata una passione che mi accompagna tutt’oggi, sempre legata ad un marcato interesse per la ricerca di un’alimentazione che metta d’accordo palato e salute.
Il cibo è naturalmente nutrimento, ma non esclusivamente in senso calorico. Il cibo, trasformato ed utilizzato sapientemente, può portare equilibrio, salute ed energia: abbiamo detto all’inizio che quella dell’autunno è Energia Terra.
Oramai nozioni come macro e micro-nutrienti non sono più concetti esclusivi degli addetti ai lavori: sappiamo che esiste un Nutrimento più sottile, un’ energia che dal mondo esterno entra in noi, “si” trasforma e “ci” trasforma. Lo so, è un concetto decisamente orientale che lascia scettici in molti di noi, cresciuti in Occidente.
Ma come provo l’emozione nell’osservare un tramonto (e l’emozione non è forse una vibrazione, quindi una forma di energia?), come constato che una musica può cambiare il mio stato d’animo, come rilevo che un odore evoca in me certi ricordi, non posso non ammettere che ciò che introduco nel mio corpo attraverso la bocca, non sia in grado di produrre un “qualcosa” oltre al gusto e oltre la materia.
Anch’io, segno zodiacale del Toro, pratica, concreta e testarda, non solo mi sono arresa a fronte di queste considerazioni, ma ho modificato il modo di porre me stessa in relazione alle interazioni del mio corpo e del mio essere nei confronti di ciò che mi circonda e di ciò di cui mi nutro.
Elemento Terra: l’energia di fine estate
A questo elemento sono legati specifici organi del corpo (stomaco, milza, pancreas) che a loro volta sono in grado di veicolare determinate emozioni. L’Energia Terra viene associata anche ad un sapore e pure ad un metodo di cottura.
Anche se quest’anno siamo passati ad una repentina diminuzione di temperatura di una decina di gradi, il cambiamento di stile alimentare deve avvenire gradualmente. Il sole scalda ancora e anche se in alcune giornate si sente ancora il bisogno di cibo crudo fresco e di ricavare freschezza dal cibo. E’ utile quindi introdurre gradatamente cibi più riscaldanti, preferibilmente cotti a vapore o stufati brevemente.
Se ci si ascolta davvero, si avverte bisogno del gusto dolce e qui i più attenti a salute e linea si trattengono, osteggiando questo naturale orientamento. Il cibo dolce di cui abbiamo bisogno è quello equilibrato che la Natura ci offre, ossia verdure e cereali morbidi, cotti correttamente e masticati adeguatamente, non certo il dolce dello zucchero offerto in abbondanza dall’industria alimentare.
Pensiamo alla zucca, alla dolcezza del miglio, ai ceci, all’uva, ai fichi, giusto per fare alcuni esempi. Quando metto attenzione all’equilibrio delle energie, consumo quegli ortaggi tondi che crescono a livello della terra o appena sotto o appena sopra, zucche, cavoli, cavolfiori, che adoro anche in zuppe.
Non è forse questo il concetto del consumare cibi di stagione?